IL VIAGGIO DELLA PIETRA DA AURISINA AL MONDO
Mostra
Sabato 26 settembre | dalle 15 alle 19.30
Circolo culturale sloveno SKD “Igo Gruden”, Aurisina/Nabrežina n. 89 – TS
Inaugurazione mostra documentativa dell’esperienza delle Residenza di Scultura Contemporanea
Residenze Scultura a cura di Eva Comuzzi
Scultori partecipanti: Jacopo Bassi, Edi Carrer e Alberto Fiorin
Foto e ideazione mostra di Massimo Goina
Video di Simone Modugno
Il progetto IL VIAGGIO DELLA PIETRA – DA AURISINA AL MONDO, è nato da una prima indagine storica che lega l’antico territorio delle Cave Romane di Aurisina e la sua famosa pietra, a moltissime costruzioni collocate in varie parti del mondo.
Le Residenze di Scultura contemporanea (dal 26 agosto al 3 settembre) hanno ospitato tre artisti, Jacopo Bassi (1996), Edi Carrer (1974) e Alberto Fiorin (1967), i quali hanno lavorato giornalmente alle loro pietre presso le tre aziende che hanno collaborato al progetto donando la pietra di Aurisina, Gramar Marmi SRL, Marmi Cortese SNC e Tecnomarmi di Zandomeni SNC.
L’ambizioso progetto delle Residenze è felicemente terminato e la mostra di manifesti fotografici ideata da Massimo Goina e accompagnata dal video di Simone Modugno vuole essere un racconto di questo percorso artistico volto alla valorizzazione del territorio.
La curatrice del progetto, la critica d’arte Eva Comuzzi, ha così sintetizzato il lavoro degli scultori: «nel creare la connessione fra l’Ara di Ratchis e la nuova opera da realizzare, tutti e tre gli artisti, Jacopo Bassi, Edi Carrer e Alberto Fiorin, si sono affidati, al nascosto. Le loro riflessioni e, soprattutto i loro occhi, si sono soffermati sull’impercettibile, su quello che non c’è più, che è mutato: la policromia dei marmi, la fenestella confessionis nella parte retrostante, i giochi di luce e, di conseguenza, la formazione di spazi e chiaroscuri sempre diversi sulla superficie.»
Mostra visitabile sino al 29 settembre, dalle ore 17:00 alle 20:00 presso il Circolo culturale sloveno SKD “Igo Gruden” Aurisina/Nabrežina n. 89
Gallery fotografica di Massimo Goina

































