Dal 24 agosto al 3 settembre
IL VIAGGIO DELLA PIETRA – DA AURISINA AL MONDO
RESIDENZA DI SCULTURA CONTEMPORANEA
a cura di Eva Comuzzi / ideazione Fabiola Faidiga e Maddalena Giuffrida
partner Festival KARSIART
in collaborazione con il Museo Cristiano di Cividale del Friuli
IL PROGETTO / dal 24 agosto al 3 settembre 2020
Il progetto IL VIAGGIO DELLA PIETRA – DA AURISINA AL MONDO , a cura di Eva Comuzzi e ideato da Fabiola Faidiga e Maddalena Giuffrida , nasce da una prima indagine storica che lega l’antico territorio delle Cave Romane di Aurisina e la sua famosa pietra, a moltissime costruzioni collocate in varie parti del mondo, dal Mausoleo di Teodorico a Ravenna, ad Aquileia, all’Altare di Ratchis di Cividale del Friuli, sino a giungere ai nostri giorni con la metropolitana di Atlanta negli Stati Uniti e ai Centri Direzionali de La Défense di Parigi, tanto per citarne alcune.
In tale rilevanza , grazie alla sinergia fra L’ENERGIA DEI LUOGHI / FESTIVAL DEL VENTO E DELLA PIETRA e il FESTIVAL KARSIART, e la collaborazione con il MUSEO CRISTIANO DI CIVIDALE DEL FRIULI, nascono queste prime RESIDENZE DI SCULTURA CONTEMPORANEA .
Gli artisti invitati, JACOPO BASSI (1996) , EDI CARRER (1974) e ALBERTO FIORIN (1960) dovranno ispirarsi iconograficamente all’antico altare di Ratchis (Museo Cristiano di Cividale del Friuli) realizzato in pietra di Aurisina. in un primo approccio per aprire l’indagine “al mondo”.
Gli scultori saranno ospitati dal 24 agosto al 3 settembre presso l’ Agriturismo JUNA di Aurisina , lavorando giornalmente alle loro pietre presso le tre aziende che collaborano con il progetto : GRAMAR MARMI SRL, MARMI F.LLI CORTESE e TECNOMARMI DI ZANDOMENI .
Nel periodo saranno organizzate due visite guidate, il 28 agosto e il 2 settembre, a cura di ESTPLORE, finalizzate sia alla conoscenza del territorio (comprendendo una degustazione presso l’Azienda Agricola RADOVIČ) che l’ incontro con gli Scultori in Residenza presso le Aziende, introdotti dalla critica d’arte Eva Comuzzi.
IL VIAGGIO DELLA PIETRA – DA AURISINA AL MONDO desidera essere un primo passo per un futuro sviluppo museale con l’ambiziosa prospettiva di aprire un MUSEO DELLE CAVE ROMANE DI AURISINA , in collaborazione con il Comune e altre importanti realtà territoriali e internazionali.
Sabato 26 settembre 2020 , il progetto si concluderà con una MANIFESTAZIONE ESPOSITIVA e un DIBATTITO , coordinato da Walter Stanissa, presso la CASA DELLA PIETRA “IGO GRUDEN” , in presenza dei tre scultori, di esperti locali e internazionali.
L’incontro tratterà l’esperienza artistica delle residenze di scultura e il loro ispirarsi all’altare di Ratchis, la storia delle Cave di Aurisina, e l’importanza di una auspicabile realizzazione del Museo nel nostro territorio.
In serata, presso l’Agriturismo UŠAJ di Aurisina saranno infine inaugurate, alla presenza delle autorità, le TRE SCULTURE che troveranno la loro definitiva collocazione nel Comune di Duino Aurisina in un successivo momento.
Inoltre, è allo studio la possibilità di portare la Mostra “IL VIAGGIO DELLA PIETRA – DA AURISINA AL MONDO” presso il Museo Cristiano di Cividale del Friuli.
Per questo primo anno di residenza abbiamo deciso di partire dal nostro territorio, scegliendo tre artisti che vivono in Friuli, con la volontà di attuare un dialogo non solo con il tema della rassegna, incentrato sull’iconografia dell’altare di Ratchis, ma di aprire anche un confronto generazionale essendo i tre scultori nati fra il 1960 e il 1998.
BREVE BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI SCULTORI IN RESIDENZA
Jacopo Bassi (1996,Monfalcone, vive e lavora a Cervignano Del Friuli)
Diplomato in Decorazione e Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, si avvicina all’arte internazionale e orientale e al pensiero e all’opera di Roberto Assagioli, Luigi Nono e Pierre Soulages, studiando sempre più la luce e il suo rapporto col nero. Nel suo lavoro mette in dialogo pittura, scultura, filosofia esistenziale, psicologia e mistica ebraica. Ad interessarlo maggiormente in questo periodo sono la figura e la forma della traccia e del frammento che trattengono in sé il sentimento dell’assenza. “La traccia”, afferma l’artista, “non è solo forma, nel senso di insieme di tratto, superficie e colore, ma anche invio a diversi spazi e dimensioni. Frammento che stimola dubbi e attraverso il quale tentiamo di ricostruire un’azione o oggetti del passato. La poetica del frammento si è avvicinata e riavvicinata a me attraverso la pratica della scultura e l’infanzia passata a giocare tra i resti di Aquileia dove, con un’immaginazione ingenua mi figuravo costruzioni e nuovi spazi.”
Edi Carrer (1974, Pordenone, vive e lavora a Buia)
Ventenne intraprende un percorso artistico attraverso la pittura. Nel 1996 iniziano le prime esposizioni, collettive di pittura e incisione, mentre prosegue la ricerca di una nuova forma espressiva. Nel 1998 affronta anche la terza dimensione , scegliendo inizialmente il legno per poi passare definitivamente al marmo. Dal 1999 partecipa ai vari simposi internazionali di scultura e a numerose esposizioni di arte contemporanea nella sua regione e nei paesi limitrofi.
Nel 2012 è tra gli artisti selezionati per la rassegna Sculpture by the sea in Australia . È chiamato a realizzare diverse opere monumentali sia in Italia, come nel caso della scultura collocato presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Udine e quella nel Principato del Liechtenstein. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
Alberto Fiorin (1967, Venezia; vive e lavora ad Aviano)
Diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, corso di scultura nel 1987 partecipa ad un corso di formazione professionale per “Scultore Esecutore”, svoltosi presso il laboratorio di scultura S.G.F. a Torano (MS), nel quale l’artista continuerà a collaborare saltuariamente come assistente di alcuni scultori per la realizzazione di opere in marmo. A fine 1988 vince una borsa di studio di due mesi all’Accademia di Belle Arti di Monaco. Nel 1994 inizia un corso di specializzazione presso la Stadtliche Akademie Den Bilden Den Kunste di Stocarda nella classe del professor G. Spagnulo. Terminati gli studi nel 1996, si trasferisce ad Aviano (PN), dove, insieme alla moglie Seung-Hee Baik, lavora nel proprio studio di scultura e restauro, coltivando una ricerca artistica che va dall’astratto al figurativo su statue e dipinti. “Dare un riscontro fisico alle idee significa cercare risposte, porre in essere quanto si sviluppa mentalmente; tracciare un profilo pratico partendo dalle idee astratte per confutarne l’aspetto la loro concretezza, per capirne i limiti. Agire, produrre degli oggetti risponde alla necessità di praticare la realtà, di sperimentarla di portarla ad un livello metalinguistico.”